La corretta gestione dei rifiuti speciali è un aspetto cruciale per le aziende che operano in ogni settore: oltre a garantire il rispetto delle normative ambientali, una gestione adeguata contribuisce alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza di collaboratori e comunità locali.
In questo processo, i codici CER (Codici Europei dei Rifiuti), ora sostituiti con EER (Elenco Europeo Rifiuti) sono uno strumento essenziale perché permettono di identificare con precisione ogni tipologia di rifiuto, indicandone le caratteristiche e le modalità corrette di smaltimento – anche se in alcuni casi individuare il codice giusto e comprendere appieno le normative può risultare complesso. Ecco perché vogliamo fornire questa mini-guida utile per capire cosa sono i codici dei rifiuti speciali, come utilizzarli correttamente e quali sono le migliori pratiche per gestire in modo efficiente i rifiuti aziendali. L’obiettivo è aiutarti a rispettare la legge, evitare sanzioni e promuovere un approccio sostenibile nella tua attività.
Cosa sono i rifiuti speciali?
I rifiuti speciali sono tutti quei materiali di scarto prodotti da attività industriali, artigianali, commerciali, agricole e sanitarie che non rientrano nella categoria dei rifiuti urbani. Si tratta di una tipologia di rifiuti particolarmente eterogenea, che comprende sostanze solide o liquide derivanti da processi produttivi e che richiedono una gestione specifica per evitare rischi ambientali e sanitari, materiali di vario genere che possono essere riciclati e destinati ad altre lavorazioni, oppure trattati come da norma di Legge per essere definitivamente distrutti. Per esempio:
- Rifiuti industriali come ad esempio scarti di produzione, reflui, oli esausti, vernici, solventi, batterie e residui chimici sia pericolosi che non.
- Rifiuti sanitari provenienti da ospedali, laboratori medici e strutture sanitarie sia pericolosi che non.
- Rifiuti elettronici (RAEE) che includono dispositivi elettrici ed elettronici dismessi sia pericolosi che non.
- Materiali di costruzione e demolizione tra cui calcinacci, legno e metalli sia pericolosi che non.
A differenza dei rifiuti urbani, i rifiuti speciali necessitano di una classificazione accurata attraverso i codici CER, al fine di determinare le modalità di trattamento e smaltimento. Lato aziende, gestire correttamente questa tipologia di rifiuti non è solo un obbligo normativo, ma anche un elemento cruciale per garantire sicurezza e sostenibilità.
Cosa sono e a cosa servono i codici CER?
Facciamo un passo indietro: i codici CER (Codici Europei dei Rifiuti) sono codici a sei cifre che consentono di identificare in modo preciso ogni tipologia di rifiuto. Un codice CER è composto da tre coppie di numeri:
- Le prime due cifre indicano il settore o il processo produttivo che ha generato il rifiuto.
- Le seconde due cifre identificano la sottocategoria del processo produttivo.
- Le ultime due cifre descrivono la specifica tipologia del rifiuto.
Un aspetto da sottolineare nei codici CER è la presenza dell’asterisco accanto ad alcuni di questi codici, che segnala la caratteristica di pericolosità del rifiuto, quindi un materiale di scarto che richiede particolari procedure durante la gestione e il trasporto, per evitare rischi ambientali e per la salute.
Per aiutarti a identificare il codice CER più adatto ai tuoi rifiuti speciali, abbiamo preparato una guida completa ai codici CER, una risorsa che ti permetterà di approfondire la materia e orientarti facilmente tra le diverse categorie di rifiuti per garantire una gestione sicura e conforme alle normative.
Qui invece trovi tutti i codici CER per i rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.
Rifiuti speciali: normativa e obblighi per le aziende
La gestione dei rifiuti speciali è una questione di buone pratiche aziendali e di rispetto delle normative vigenti, in Italia la disciplina dei rifiuti è regolata dal D.Lgs. 152/2006, chiamato Testo Unico Ambientale, che recepisce le direttive europee e stabilisce obblighi chiari per le imprese. La normativa prevede rigorosi obblighi per le aziende che producono, trasportano o smaltiscono rifiuti speciali, le cui violazioni possono comportare conseguenze rilevanti sia sotto il profilo amministrativo che penale.
Interpretare correttamente la normativa e adempiere a tutti gli obblighi può risultare complesso, soprattutto per le aziende che producono rifiuti speciali in grandi quantità o con caratteristiche pericolose: ecco perché conviene affidarsi a professionisti della gestione dei rifiuti. Dalla classificazione dei rifiuti alla gestione della documentazione, fino allo smaltimento finale in piena conformità alle leggi, Aneco supporta le imprese italiane con soluzioni innovative, sostenibili e personalizzate per una gestione dei rifiuti efficiente, nel pieno rispetto dell’Ambiente e nelle normative vigenti.